mercoledì 17 aprile 2024

Lettera dalla Fiera internazionale del libro di Tunisi

Quest'anno l'Italia sarà l'ospite d'onore della Fiera internazionale del libro di Tunisi, dal tema Anima mediterranea (19-28 aprile 2024). 

Sono molto contenta di essere stata invitata a rappresentare il mio Paese per il settore del libro illustrato per ragazzi, con una masterclass dal titolo Lettere dall'Europa. Nel mio incontro del 25 aprile prossimo, racconterò del mestiere di illustratore, della vocazione di essere interpreti visivi di parole e storie, dello studio e della ricerca che presiedono alla creazione di un racconto per immagini. Un lavoro robusto, esigente e tutt'altro che scontato, dove si riuniscono esigenze narrative, invenzione, mestiere. Mostrerò in particolar modo il dietro le quinte di E così spero di te (Terre di Mezzo editore, testo di Didier Lévy), un albo dalla pluralità di letture e dai molti risvolti. 

Per il programma delle giornate con il mio e tutti gli altri contributi italiani, vi rimando al sito dell'Agenzia ex-libris a cui le istituzioni hanno affidato organizzazione e gestione degli eventi. 

giovedì 11 aprile 2024

AWAND N°11

Continua la mia collaborazione con AWAND, rivista cartacea dove si incontrano e dialogano il vissuto e la ricerca contemporanea di chi fa poesia, musica, letteratura, illustrazione e molto molto altro. Ogni tre mesi, tra i personaggi e le proposte di tutte le arti rappresentate, racconto un libro d'artista, che spesso è opera rappresentativa di un artista, a volte invece il suo divagare in un percorso differente.

Il numero di primavera della rivista è in libreria, con un pezzo su Gianpaolo Pagni e il suo ironico ed arguto No Body. Nei mesi scorsi mi sono confrontata con Angelo Barone, Maurizio Olivotto, Linda Wolfsgruber, Anne Pétrequin, per citarne alcuni. Quel che mi interessa è mostrare attraverso l'eccellenza di esempi significativi, come nel campo del libro d'artista coesistano esperienze del tutto diverse, pluralità di tecniche e di approcci, di supporti e di intenti. Come sola regola, ho deciso di trattare di libri, tralasciando perciò volutamente le proposte più estreme o provocatorie di derivati "non sfogliabili" e perciò non più fruibili come libro. 

Parte degli articoli è stata messa online per la fruizione libera, a questo link, alla sezione RUBRICHE.

Senza fare anticipazioni, nei prossimi numeri incontrerò altri interessanti artisti e libri. Che, come sempre, saranno in buona compagnia. Buona lettura!

giovedì 21 marzo 2024

E-SHOP

Primo giorno di primavera, primo giorno d'apertura del mio e-shop. Con grande piacere vi annuncio la messa online del mio e-commerce, dove potrete trovare una selezione sempre aggiornata di tirature limitate, monotipie, linoleografie, libri d'artista e fine arts. Appuntamento da tizianaromanin.bigcartel.com.




lunedì 4 marzo 2024

Workshop all'Accademia di Belle Arti di Firenze

Anche quest'anno, in co-docenza con Maurizio Olivotto, l'Accademia di Belle Arti di Firenze ospiterà il nostro workshop sul legame tra libro d'artista ed editoria tradizionale. Il percorso si svilupperà su quattro settimane, e si parlerà d'arte ed editoria, di autoproduzione e tecniche dei multipli. Lavoreremo soprattutto in modo concreto ad un progetto di libro, sperimentando diversi procedimenti di stampa per illustrazione e testo, approfondendo il legame sia grafico che interpretativo tra immagine e parola. Come si progetta un libro? Come si costruisce un prototipo buono per la stampa? Come si possono percorrere le due strade dell'autoproduzione e dell'editoria tradizionale in modo professionale e gratificante? Attraverso il lavoro sul campo, cercheremo di dare risposta a tutte queste domande (e a molte altre), non in modo definitivo né prescrittivo, ma cercando invece di capire quali strade e quali modi sono per ciascuno più congeniali e ricchi di soddisfazioni. Si comincia il 16 marzo.

mercoledì 21 febbraio 2024

I Tre Torchi


Un nuovo indirizzo dove trovare le mie linoleografie: a partire da questo mese la galleria I Tre Torchi a Torino, vicino alla Mole Antonelliana, propone una selezione dei ultimi lavori su linoleum. In compagnia di altri interessanti artisti e meravigliose stampe giapponesi.

martedì 16 gennaio 2024

Inizio d'anno da Milonga, a Milano


Gennaio colorato nonostante il freddo. Fino al 22 gennaio Milonga, a Milano, propone una vetrina con le mie linoleografie, fino a quella data acquistabili in negozio. Buon inizio d'anno!

martedì 12 dicembre 2023

Delizia di Natale illustrata (in edizione limitata)

Durante tutto il periodo natalizio l'Essenza del the, a Milano, propone un the di Natale eccezionale: su base di the nero o verde, profumato e squisito come un panettone. 

Con grande piacere quest'anno firmo le immagini del barattolo in edizione limitata. Attenzione: solo cento pezzi numerati e firmati nelle varie declinazioni di the verde o nero. Fino ad esaurimento scorte. Vi ricordo inoltre che l'Essenza del the ha anche la possibilità di acquistare on-line le proprie delizie. Buon tea time delle feste!





mercoledì 29 novembre 2023

Ma mère des banquises, l'atelier

Le 2 décembre prochain à 11h, je serai à la librairie L'échappée close , la librairie française de Milan, pour animer une lecture/atelier autour du nouvel album Ma mère des banquises, texte de Didier Lévy, qui vient de paraître aux Editions des éléphants.

Pour participer il faut réserver ici. Attention: le numéro des participants est limité. A très vite!

domenica 19 novembre 2023

WORKSHOP A PADOVA


Tra poco ricorre il centenario della morte di Franz Kafka. 

Il 9 dicembre prossimo sarò a Padova nel contesto delle attività legate all'anniversario. 

Il mio libro illustrato E COSì SPERO DI TE (su testo di Didier Lévy) racconta un episodio degli ultimi mesi della vita dello scrittore praghese: l'incontro con una bambina al parco berlinese di Steglitz. Avrò modo di raccontare le fonti che riferiscono il fatto, e poi la nascita dell'idea e la lavorazione dell'albo, in un incontro sia teorico che pratico organizzato dalla Libreria Per di carota e l'editore Kite

Al mattino terrò un workshop per adulti dove, attraverso letture e riflessioni, vario materiale grafico e fotografico e i miei carnet di schizzi (testimonianza della genesi dell'albo), parleremo e faremo assieme esercizio di indagine visiva sul "tipo kafkiano", studiando i metodi per la creazione di un personaggio. I partecipanti verranno invitati a mettersi in gioco, vestendo i panni di un illustratore. Lavoreremo a collage e interventi disegnati, due tecniche alla portata di tutti, per tradurre in immagini efficaci e sintetiche il "personaggio Kafka", lavorando sui rimandi simbolici delle immagini, i colori e le forme.

Nel pomeriggio sarò alla Libreria Per di carota per animare una lettura e un laboratorio per bambini dai 4 anni in sù. Giocheremo con immagini e parole, per comporre lettere visive che mescolano segni e concetti, figure e simboli, missive che raccontano viaggi e desideri da regalare a chi amiamo.

Entrambi gli appuntamenti sono su prenotazione e a numero chiuso a questo link. Allo stesso link potete trovare la scheda col dettaglio dell'incontro. Per informazioni e prenotazioni del laboratorio pomeridiano: 049 2956066

martedì 14 novembre 2023

SHOP



Questi i posti dove fisicamente, per un periodo o sempre, potete acquistare le mie tirature limitate, i libri d'artista e i monotipi:

A partire da lunedì 13 novembre e fino all'8 gennaio, potete trovare una selezione di mie linoleografie da MILONGA a Milano.

Sempre a Milano, potete invece sempre trovare da Essenza del the alcuni miei cofanetti a tiratura limitata e piccoli monotipi.

Altre tirature limitate, alcuni monotipi e libri d'artista sono acquistabili alla LIBRERIA STENDHAL a Roma, e una serie di piccole monotipie a IL TORCHIO DI PORTA ROMANA a Torino, che fa anche vendita on-line.

Per altre novità, tenete d'occhio il blog. Presto ce ne saranno ;-)



lunedì 13 novembre 2023

FESTIVAL de la parole et du livre 2023

Pour le 26ème Festival de la parole et du livre, je serai à St. Laurent du Var, à côté de Nice, du 23 au 25 novembre prochain. J'y serai en très bonne compagnie. Au plaisir de vous y voir aussi!



lunedì 23 ottobre 2023

Calendario 2024

 

Il nuovo calendario per l'anno nuovo è pronto. 12 monotipi +1 con legatura a leporello in carta Graphia 270 gr. non sbiancata e copertina in cartone vegetale avorio. Da tenere sulla scrivania o uno scaffale, in piedi o disteso. 11x17cm. Pezzi limitati. Info via e-mail.

mercoledì 18 ottobre 2023

Nuove stampe/6


"Albero", linoleografia a nove matrici e due colori su carta Graphia 180 gr., 40X50 cm. Per informazioni scrivete qui.

"Albero", nine-matrices linocut in two colour on Graphia paper 180 gr., 40x50cm. More informations here.


sabato 14 ottobre 2023

Nuove stampe/5


 “9 Variazioni”, serie di nove linoleografie 17,5x16,5 cm. su carta Graphia 200 gr, in più matrici e varianti di colore sullo stesso tema. Su scatola 18x17 cm.

“9 Variazioni”, series of nine linoprints on Graphia paper 200 gr. to multiple matrices and color variants in the same theme. Sold in box 18x17 cm.








domenica 8 ottobre 2023

Festival del libro d'artista MILIBRO


Domenica 22 ottobre sarò tra gli ospiti del Festival della microeditoria e del libro d'artista MILIBRO nel bellissimo contesto del Chiostro di Voltorre, in provincia di Varese, invitata dalla associazione Sinòpia.

Sarò in buona compagnia, con i libri di Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy, le edizioni Librifinticlandestini e molti altri. Un nutrito programma di incontri, conferenze e laboratori animerà una  giornata interamente dedicata al libro d'artista e alla piccola editoria indipendente e autoprodotta, per avvicinare il pubblico a questa forma d'arte.

Per conoscere tutti dettagli dell'evento, gli appuntamenti e come arrivare al Chiostro, cliccate qui.





 

sabato 7 ottobre 2023

Nuove stampe/4

 “Tra i fiori”, linoleografia 50x35cm. a tre matrici e tre colori su carta Graphia 120 gr. tirata a 20 esemplari numerati e firmati. Per informazioni scrivetemi in privato.

“Tra i fiori “, three matrix (and three colors) linoprint on Graphia paper 50x35cm. Limited edition of 20 numbered and signed copies. Infos in DM.

lunedì 2 ottobre 2023

Workshop a Firenze

 


A fine mese sarò con Maurizio Olivotto negli spazi della Galleria Cartavetra a Firenze per un workshop sull'autoproduzione. Qui di seguito il dettaglio degli incontri. Per ulteriori informazioni e iscrizioni, scrivete a: info@cartavetra.org

FINALITA’ DEL CORSO: conoscenza dell’autoproduzione come forma artistica e come esperienza. Dall’idea alla promozione, verrà tracciata la strada che dal libro d’artista, in copia unica o a tiratura limitata, arriva alla pubblicazione autonoma e a quella tradizionale. Autoproduzione quindi nel duplice aspetto di strada alternativa o parallela all’edizione tradizionale. Attraverso molti esempi e una nutrita parte laboratoriale i partecipanti impareranno a progettare un libro a tiratura limitata o ad esemplare unico, e verranno forniti i suggerimenti per avviarlo ad una diffusione autogestita o una progettazione editoriale. Alla fine del corso ogni partecipante avrà realizzato un prototipo del suo libro, chiarendo se intende realizzarlo come multiplo d’arte, o se preferisce realizzarlo a tiratura unica. Inoltre, ogni partecipante realizzerà una pagina di un libretto collettivo a tiratura limitata, che riassumerà l’”identità” del multiplo d’arte, una sorta di compendio delle tecniche sperimentate durante il corso.

STRUTTURA DEL CORSO

PRIMA GIORNATA: durata 2 h.

Breve introduzione teorica: Cos’è l’autoproduzione. Perché l’autoproduzione. Focalizzazione su uno specifico campo: la tiratura limitata (multiplo d’arte o esemplare unico) applicata al libro illustrato;

Percorso attraverso immagini e libri, che presenta la pluralità dei supporti, degli stili e le applicazioni che dall’autoproduzione si allacciano all’editoria tradizionale. Differenti approcci: narrativo o concettuale, descrittivo o essenziale, e tecniche correlate. Tradizione e innovazione, due possibilità a confronto, sia per il testo che per le immagini;

SECONDA GIORNATA: durata 7 h.

Parte laboratoriale: L’illustrazione: esperienze pratiche su una delle tecniche possibili: il monotipo e le sue varianti. Approfondimento: tecniche dei multipli e tecniche in copia unica. Vari esempi e pratica sul campo;

Il testo: tecniche tradizionali di stampa e procedure alternative. Esempi e lavoro pratico; 

I materiali, la forma, i contenuti: le caratteristiche tecniche e sensoriali dei vari supporti; il dialogo tra queste e i contenuti. Tipi di rilegature: qualche esempio pratico con gli strumenti del mestiere; 

Sessione laboratoriale. I docenti discutono individualmente i progetti. 

TERZA GIORNATA: durata 7 h.

Laboratorio e confronto coi docenti;

Autoproduzione e autopromozione: i canali e i mezzi;

Confronto finale coi docenti sui singoli progetti e tavola rotonda con presentazione al gruppo del proprio lavoro.

Finalizzazione del piccolo libro collettivo.

DURATA: 16 ore di corso

COSTO: 250 € Il corso è rivolto ai soci dell’Associazione Cartavetra, l’iscrizione all’associazione è di €20.  Un acconto di €.150 per riservare il proprio posto al workshop dev’essere versato entro il 10 Ottobre 2023. LE ISCRIZIONI CHIUDERANNO IL 14 OTTOBRE


sabato 30 settembre 2023

Nuove stampe/3

Ecco una nuova serie di stampe: tre biglietti stampati in linoleografia a due matrici (e due colori) su carta Graphia 270 gr. Inserto interno per scrittura in carta di riso giapponese, rilegato a filo in contrasto. 




Ulteriori dettagli ed informazioni via e-mail. Seguite il blog o Instagram per gli aggiornamenti.


mercoledì 27 settembre 2023

L' Essenza del the

Oggi si festeggiano i 22 anni de L'essenza del the, uno dei luoghi di Milano più preziosi per me e gli amanti dell'infuso che più che una bevanda è un'intera filosofia di vita, un modo di essere. 

E si festeggia anche un debutto di collaborazione, del quale sono particolarmente felice. Da oggi infatti potrete trovare in negozio una mia piccola selezione di monotipi e tirature limitate a soggetto, che si ispirano appunto, giocano e ammiccano all'antica bevanda. Il tempo di una pausa per se o in condivisione, godendo il tatto e la vista di un oggetto fatto a mano, il profumo e il gusto di un liquore cordiale, sono esattamente le intenzioni dei miei piccoli cofanetti associati al the. 

Inizio di collaborazione felice e in divenire, perché presto ci saranno altre belle novità...



mercoledì 20 settembre 2023

Nuove stampe/2

 


Joringhello è una linoleografia a tre matrici di 25x30cm, stampata in tre colori su carta Graphia 120gr. e tirata a 20 esemplari numerati firmati. Per informazioni scrivetemi una e-mail.

Joringhello, 4 matrix (four-color) linoprint of 25x30cm on Graphia 120gr paper. Edition of 20 numbered and signed copies. (For sale: DM)

venerdì 15 settembre 2023

Nuove stampe/1

Da oggi, e con cadenza settimanale, troverete qui una serie di nuove incisioni su linoleum. La prima è "Jorinda", linoleografia a quattro matrici (e quatto colori) di 25x30 cm, su carta Graphia 120 gr, tirata a 20 esemplari numerati e firmati. Per informazioni, scrivetemi in privato.



venerdì 8 settembre 2023

I libri d'artista di Maurizio Olivotto- Intervista

Uscita in versione parziale nel settimo numero della rivista AWAND, ripropongo qui in versione integrale l'intervista a Maurizio Olivotto. Corroborata da un nutrito numero di immagini dei suoi magnifici libri d'artista, la conversazione mette luce la ricchezza ed eccezionalità di un lavoro metodico, appassionato e originale.


Nato a Bressanone nel 1953, Maurizio Olivotto si è formato ad Urbino e Firenze, seguendo studi di incisione, disegno animato, illustrazione e grafica. Artista fuori dagli schemi, il suo lavoro non somiglia a quello di nessun altro cui si cerchi in qualche modo di riferirlo o accomunarlo. Pur evocando e rielaborando temi e spunti rintracciabili in esperienze artistiche e letterarie note, il suo carattere rimane a parte, in un margine che ha un valore contemplativo vivissimo, eppure pieno di energia brulicante. La sua ricerca è personalissima e proprio per questo è rimasta lontano dalle temporanee mode o tendenze o scuole che si sono avvicendate nel campo dell’illustrazione e in quello della grafica d’arte negli ultimi decenni. Il 18 maggio scorso al Museo d'illustrazione di  Cesky Krumlov (in Repubblica Ceca), una delle poche collezioni permanenti di illustrazione al mondo, si è inaugurata una ricca retrospettiva che mette insieme l’opera grafica dell'artista dagli anni Ottanta ad oggi. L'esposizione rimarrà aperta fino ai primi giorni di ottobre.


Il metodo di Maurizio Olivotto si potrebbe paragonare a quello di un alchimista. Colui che con costanza, curiosità e spiritualità ricerca la sublimazione della materia. O quella del giardiniere. Una figura cioè che coltiva con cura e pazienza una segreta intesa tra sé e il proprio giardino, e tra questo piccolo spazio di creazione e il resto del mondo. Tutto però commisto ad una dose di spontaneità e divertito fatalismo. Quel che colpisce è lo sguardo sempre curioso eppure straordinariamente coerente, la profondità mescolata alla levità, la forza e il metodo stemperati con ironia e leggerezza. A creare il luogo, un po’ magico, un po’ sospeso, in cui gli opposti possano finalmente riunirsi. 


Di Maurizio Olivotto si conosce l’opera grafica ma è soprattutto nei libri d’artista unici che, secondo noi, si trova (e a volte si nasconde) con maggiore pienezza la sua poetica. Sfogliare un suo libro è sempre un’esperienza che si compie in un tempo sospeso, ideale, che impegna tutti i sensi, la ragione e il cuore. 




L'abbiamo incontrato a Firenze, sua città d'adozione. "Un innamoramento" come ci racconta, avvenuto negli anni della formazione e mai venuto meno. Firenze ma anche la Toscana, dove albergano gli spiriti chiari di Brunelleschi, Leon Battista Alberti, Giotto, Piero della Francesca, tra gli artisti che l'hanno più ispirato. La regione dove da anni ha deciso di stabilirsi e di vivere un quotidiano che respira nella bellezza del territorio un legame con l'uomo e un passato artistico armonioso a bello.



TR: Quando hai capito che una delle forme artistiche che ti esprimeva meglio era il libro d’artista?

 

MO: Dopo avere usato per anni fogli sciolti per i miei appunti, che a volte venivano perduti o dispersi, ho deciso di raccogliere tutto in brogliacci o album. La loro forma era molto semplice, a volte si trattava di carnet pratici soprattutto da portare in viaggio. Proprio di ritorno da un viaggio, mi sono accorto che quei diari pieni di appunti, schizzi e idee spontanei, avevano nel loro insieme un valore estetico e una consequenzialità molto interessanti. Da lì ho cominciato a lavorare in modo più mirato, su idee e soggetti decisi in partenza. Sono stati i miei primi libri d’artista, nati per caso.



TR: Quali sono stati gli incontri che hanno indirizzato il tuo lavoro? Non parlo solo di persone, ma anche di letture, opere d’arte che ti hanno stimolato, formato...

 

MO: Ci sono stati diversi incontri. A quindici anni, per esempio, ricordo la scoperta di Paul Klee: sono rimasto letteralmente rapito dal suo lavoro. E in seguito con le sculture di Moore. Fra l’altro, è dopo avere visitato una sua retrospettiva al Forte Belvedere di Firenze che ho deciso di stabilirmi in quella città. Poi, è stato determinante l’incontro con Magdalo Mussio, anche lui incisore. Questo incontro ha cambiato radicalmente il mio rapporto col fare artistico. Con lui ho imparato a tenermi fuori da schemi preformati e dal vincolo a volte soffocante della tecnica. Quello della tecnica è un vero problema. Aderisco del tutto all’idea di Steinberg (uno dei disegnatori che amo di più) che vuole la tecnica un mezzo e non un fine. Un altro artista che mi ha influenzato moltissimo è Marcel Duchamp. C’è poi anche la musica, che per me è fondamentale, nella vita e nel lavoro. Non potrei lavorare senza. Bach, Satie, Miles Davis, per fare alcuni esempi. Accompagnano la mia creatività, suggeriscono immagini, tematiche, evocano mondi. E poi, naturalmente, la letteratura. Borges e Calvino tra tutti. Il Calvino della leggerezza de Le lezioni americane e delle Città invisibili, in particolar modo. Ed infine, ma non per ultimo, la vita e le esperienze vissute, i miei figli, i miei affetti e tutto ciò che di bello colpisce e stimola la mia curiosità. 


 

TR: Sempre rispetto ai tuoi riferimenti, guardando le tue cose mi vengono in mente gli antichi bestiari o gli erbari, i codici miniati, che spesso completavano con estrema fantasia non solo ciò che si sapeva, ma anche ciò che si credeva. O le carte geografiche e le mappe antiche, raffigurazioni di idee più che di mondi esistenti, dalle coordinate paradossalmente precisissime, ma con mostri stravaganti e terribili nelle porzioni di terre o mari inesplorati…

 

MO: Sì, sì, quell’iconografia mi ha sempre divertito tantissimo. Anche perché intrisa di simbologie. Quel che mi attira di quei riferimenti anche è la sapienza nella struttura, la capacità nel comporre la pagina integrando poi non solo il disegno ma anche i testi, scritti a mano o stampati. Sono composizioni di estrema ricchezza, creatività e insieme di grande equilibrio formale. Un altro autore per me fondamentale è Dürer, sia come disegnatore che come incisore.



TR: Il multiplo d’arte, realizzato sia in calcografia che con altre tecniche a tirature limitate (xilografia, litografia etc), è un medium un po’ elitario. Il libro unico lo è ancora più. Si tratta, in sostanza, di un privilegio per pochi. Perché preferisci questo tipo di referente? Non sembra una forma di snobismo, ma di condivisione selettiva.

 

MO: Potrei risponderti in molti modi, ma quello che mi viene più spontaneo è questo: se siamo in pochi possiamo incontrarci davvero, esprimerci, conversare con calma. Se siamo in tanti bisogna alzare la voce per capirci, passare ad un'altra velocità. Questo non fa parte della mia personalità. Fare libri d’artista è un esercizio estremamente riflessivo e intimo, che vuole tempi lunghi e questo bisogna riuscire a trasmetterlo anche a chi guarda. 

 

 

TR: C’è quindi un suggerimento per la fruizione?

 

MO: Sì, in un certo senso… Il luogo ideale per esporre libri d’artista per me sarebbe uno spazio sobrio, dove le persone si concedono tutto il tempo per sfogliare libri, scambiandosi delle opinioni. Il libro d’artista è un’opera d’arte che si sottrae all’esibizione. La condivisione può avvenire tutt’al più in modo intimo o comunque ristretto. Ai miei libri d’artista poi cerco di dare dei significati nascosti, inserisco simbologie ed elementi da scoprire poco per volta. Mi piace che posseggano un’aura di segretezza, di magia. Gioco con l’alchimia e l’esoterismo, con i loro simboli, senza però nessuna presunzione, senza pretesa sapienziale.

 


 

TR: A proposito di alchimia, un parallelismo che mi viene facile fare è tra il procedimento alchemico e quello calcografico, che tu hai molto praticato. Un aspetto interessante dell’incisione è l’elemento casuale, accidentale, che improvvisamente apre a possibilità non programmate. Infatti può capitare che l’acido morda in modo incontrollabile e non prevedibile. Lo stesso succede nei tuoi libri unici, dove la carta e gli inchiostri agiscono e reagiscono a volte in modo inaspettato. Come accogli questi incidenti?  Come li trasformi?

 

MO: Sono incidenti bene accolti. Il caso entra sempre nella vita e spesso questo crea nuove possibilità impreviste, riflessioni, scoperte. Si tratta di incontri. Li trovo stimolanti, a volte illuminanti. Ma sento il riferimento all’alchimia particolarmente calzante anche per un altro motivo: la ricerca dell’alchimista è certo finalizzata a realizzare qualcosa ma è importante tutto il processo, le tappe che portano là. Lo stesso lo ritrovo nel fare artistico. È il percorso, anche praticato in modo istintivo e spontaneo, che porta a cambiare i punti di vista, fa sgorgare l’inconsueto. Nella pratica delle arti ma anche nella vita, direi. 

 


TR: Sempre rispetto al caso, all’errore generativo: mi pare che questo elemento nei tuoi libri d’artista alleggerisca contenuti che potrebbero diventare esercizi intellettuali un po’ fini a sé stessi. Invece c’è sempre un carattere giocoso nelle tue cose, una sprezzatura.

 

MO: Penso dipenda dal fatto che non sono mai riuscito a prendermi troppo sul serio. Non mi sento un “portatore di verità”, né come artista né come docente, ma casomai un dispensatore di dubbi (ride). In fin dei conti considero molto importante nel mio lavoro l’aspetto ludico, giocoso. Il divertimento e l’ironia sono salvifici. E poi non credo che per dire cose sensate sia necessario essere noiosi.




TR: Parli di “gioco” ed è davvero l’impressione che si ha sfogliando i tuoi libri. Il fare artistico è gioco per te?

 

MO: Sì, credo sia una componente fondamentale nel mio approccio artistico. Non a caso uno dei miei artisti preferiti è Duchamp, la sua arguzia divertita, l’intelligenza nel maneggiare l’assurdo, il nonsense, i rimandi colti sempre inseriti con leggerezza. Duchamp, in un’intervista alla radio francese degli anni ’60, disse che lui sapeva sans le savoir, un divertentissimo gioco di parole nel doppio significato di senza saperlo/senza il Sapere che mostra bene il concetto di casualità e leggerezza. Rispondeva così al giornalista che gli chiedeva se la sua arte avesse una valenza alchemica: “Se ho fatto dell’alchimia, è stato nel solo modo oggi ammissibile, vale a dire senza saperlo”. Disse anche che gli artisti amano credere di essere completamente coscienti di ciò che fanno, del perché, del come eccetera. Invece Duchamp non ci credeva per niente. Credeva sinceramente che un’opera fosse fatta tanto dall’artista quanto da chi la guarda. E proprio in particolare sul libro d’artista, affermava che si chiama così, “libro d’artista” sia “se un artista lo fa o se un artista dice che lo è”.

 



TR: Caliamo l’interazione artista/fruitore nella forma peculiare del libro. Lo spazio non è solo grafico, in due dimensioni: c’è anche l’esperienza dello spazio-tempo, l’atto cioè dello sfogliare. Di questo tieni conto nel comporre i tuoi libri? Esiste un piano, una mappa che segui nel predisporre la sequenza delle pagine o il procedimento è più spontaneo che studiato?

 

MOÈ l’uno e l’altro. Procedo cioè in modo sia spontaneo che studiato. Di solito parto d’istinto: mi procuro un carnet e lo sfoglio, perché mi deve piacere al tatto. A volte scelgo la carta e mi faccio preparare il libro da un legatore. Quando il libro è ancora intonso, inizio a tenerlo tra le mani. Lo manipolo, lo conosco, gli voglio bene. Generalmente per i libri ai quali lavoro senza una storia o un tema preciso, intervengo inizialmente in alcune pagine a caso, con schizzi, stesure di colore, foglia d’oro o d’argento, inserti e collage. Devo sentire che il libro mi appartiene. A quel punto lo riprendo dalla prima pagina. Spesso in apertura scelgo un aforisma o una poesia, come filo conduttore o tono alla successione di pagine.

 

 


TR: A sentirti parlare, viene subito da chiederti: quant’è importante per te la fisicità del libro, la sua sensualità? Che valenza ha per te il lavoro sui materiali? 

 

MO: Nel mio lavoro sono imprescindibili il tatto, l’olfatto. I sensi più primitivi, spontanei. Ma anche l’udito. Il frusciare delle carte sottili sfogliate è diverso dal rumore delle carte più spesse. L’esperienza sensoriale è fondamentale nella mia ricerca creativa, ma direi nella nostra vita, in ogni attività umana.

 


TR: Parlando di tecniche e medium che prediligi (il libro d’artista) tutto va controcorrente, nel senso che è letteralmente opposto a ciò che viene usato oggi. Sembra quasi che tu ti diverta a mettere a punto un procedimento inverso: nei tuoi libri è importante lo svelamento graduale, il vedere meglio, il cogliere la connessione tra le cose. La ricchezza degli stimoli induce lo spettatore a guardare e riguardare, c’è una somma, una stratificazione, cerchi un’alternativa che si sottrae ai ritmi e agli intenti attuali del creare immagini? 

 

MO: Non credo ci sia la volontà precisa di andare controcorrente. Penso sia semplicemente un modo di lavorare che mi assomiglia. Al mondo della velocità, della pubblicità, l’autocelebrazione, della mancanza di moderazione e consapevolezza, preferisco un modo di vivere e di rapportarmi alla vita abbastanza diverso. Preferisco la riflessione e la delicatezza. Un modo di essere e agire sicuramente più lento ma più rispettoso.

 


TR: L’incontro tra opposti è un elemento che sostiene la tua ricerca in generale (non solo nei libri d’artista). Tra metodo e spontaneità per esempio, o connubio tra caratteristiche grafiche discordi. Penso anche alle diverse qualità del nero e i dialoghi cromatici. Oppure tra segni grafici che hanno caratteri totalmente differenti o tra materiali diversi. In che modo lavori con gli opposti?

 

MO: L’incontro tra gli opposti è il senso primario e fondamentale della nostra esistenza. L’unione tra essi regola l’universo: maschile e femminile (che da origine alla vita), giorno e notte, e così via. È ciò che il simbolo dello yin e dello yang, opposti in amore e non in contrapposizione, rappresenta in oriente fin dall’antichità. Come potrebbe questa tensione primordiale non influenzare il nostro lavoro?



 

TR: Ho un’ultima riflessione e domanda da farti: nei tuoi libri ogni pagina è lavorata, si ha l’impressione che sia il risultato di un processo che l’ha resa diversa da com’era prima. É come se fosse un supporto che restituisci dopo una trasformazione. Torniamo all’alchimia?

 

MO: Su alcune immagini ritorno più volte. Spesso, dopo giorni, riguardo e se sono insoddisfatto rifaccio. A volte posso essere così deluso dal primo risultato da coprire tutto o porzioni di pagina, con foglia d’oro o d’argento o strati di nero. Quello diventa allora un nuovo punto di partenza. A volte rifaccio la pagina completamente. Direi che allora sì, si può parlare di una trasformazione, di procedimento alchemico.

 

E su questo la nostra intervista finisce, con l’impressione di avere per un attimo potuto sbirciare nell’officina del mago. Ma nel salutare Maurizio Olivotto, raccogliendo gli appunti dell’incontro e riandando a tutte le cose dette, non possiamo fare a meno di pensare alle immagini di cui ci ha parlato, anche a quelle che si nascondono in alcune pagine dei suoi libri. Cioè ai ripensamenti, gli strati nascosti e le sovrapposizioni cancellate che nessuno vedrà mai, ma che sono parte di quel processo di “trasmutazione alchemica” per è servita per arrivare all’immagine ultima, visibile.



Crediti fotografici: la prima e l'ultima immagine sono di Federica Olivotto e Marco Salviati; tutte le altre sono di Angelo Barone. Ringrazio tutti e in modo particolare Maurizio Olivotto per avermi dato la possibilità di sfogliare e consultare i suoi preziosi libri d'artista e di avere accordato la riproduzione qui di un gran numero di immagini.